documentary platform

Exhibition
7th – 28th april

We will partecipate with 5 almost new works at:

Collecting Landscapes

with
Fabio Barile
Michele Cera
Federico Covre
Cesare Fabbri
Francesco Neri

curated by Marco Delogu
and Alessandro Dandini de Sylva

PhC Capalbiofotografia 2012
Il Frantoio
Via Renato Fucini 10
Capalbio – Grosseto

7th- 28th april 2012
opening april, 7
h. 7 pm

Info
www.capalbiofotografia.com
phc@capalbiofotografia.com
map here
press
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The fourth edition of Capalbiofotografia is dedicated to the tradition of landscape photography in collecting, with particular attention to the American school (Joel Sternfeld, William Eggleston, Tim Davis and Alec Soth), the Italian school (Luigi Ghirri and Olivo Barbieri) and the tenth edition of Rome Commission, the only city in the world that commissions the greatest names in international photography to portray it in complete creative freedom (this collective exhibition includes pictures by Martin Parr, Guy Tillim, Olivo Barbieri and Tim Davis).

The 24 photographs on display in the main collective exhibition that opens the Festival are from both Italian and foreign private and public collections; some of them are among the best-known production of the individual artists, while others (as in the case of Don McCullin’s Ravello) are new and have never been shown before. They all belong to the increasingly popular category of photographic collecting in which so-called “landscape photography” plays a central role.

As a derivation of the American topographical school, the main collective exhibition is flanked by a group of works on the Italian landscape, with a selection of artists (Cesare Fabbri, Fabio Barile, Federico Covre,Francesco Neri e Michele Cera) curated by Documentary Platform, a visual archive of the materials of the various courses of investigation that the young generation of photographers has been directing in recent years at Italy and its society.

The festival ends with a solo exhibition dedicated to Lorenzo Maccotta’s recent work on Orune, made for the second edition of “Meno Trentuno”, a highly successful photographic exhibition curated by Salvatore Ligios and produced by Su
Palatu. By featuring this work we wish to draw attention to the relationship between Capalbio and Orune, and in
particular the migrations of entire families from the Sardinian town to the Maremma region.
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La quarta edizione di Capalbiofotografia è dedicata alla tradizione della fotografia di paesaggio nel collezionismo, con particolare attenzione alla scuola americana (Joel Sternfeld, William Eggleston, Tim Davis e Alec Soth), alla scuola italiana (Luigi Ghirri e Olivo Barbieri) e al decennale della Commissione Roma, unico esempio di città nel mondo che incarica i più grandi nomi della fotografia internazionale di ritrarla in totale libertà interpretativa (in questa collettiva immagini realizzate da Martin Parr, Guy Tillim, Olivo Barbieri e Tim Davis).

Le 24 fotografie in mostra nella collettiva principale che apre il Festival arrivano da collezioni private e pubbliche sia italiane che straniere; alcune di queste immagini sono tra le più note della produzione dei singoli autori, altre (come nel caso della Ravello di Don McCullin) inedite e mai mostrate precedentemente. Tutte si inseriscono nel sempre più crescente collezionismo fotografico dove la cosiddetta “fotografia di paesaggio” occupa un ruolo centrale.

Come derivazione della scuola topografica americana, alla collettiva principale si affianca un gruppo di lavori sul paesaggio italiano, con una selezione di autori (Cesare Fabbri, Fabio Barile, Federico Covre, Francesco Neri e Michele Cera) a cura di Documentary Platform, un archivio visivo che raccoglie i materiali dei diversi percorsi di ricerca che la giovane generazione di fotografi sta compiendo negli ultimi anni sul territorio e sulla società italiana.

Conclude il festival una mostra personale dedicata al lavoro su Orune recentemente realizzato da Lorenzo Maccotta nell’ambito della seconda edizione di Meno Trentuno, riuscitissima rassegna fotografica a cura di Salvatore Ligios e prodotta da Su Palatu. Mostrando questo lavoro vogliamo rimarcare il rapporto che esiste tra i paesi di Capalbio e Orune, ed in particolare le migrazioni di famiglie intere dal paese barbaricino verso le terre di maremma.