Mountains are subject to a constant aggression and scars blighting the landscape are becoming more and more obvious.
Winter sports tourism has accelerated and increased human settlements on the Alps, an intrusion that has inexorably changed the landscape.
In order to compensate for the poor rainfalls and to extend the ski season, the use of artificial snow is growing, plants with a high environmental impact because of their excessive use of water and energy.
The already fragile land is constantly attacked by property speculation and construction of facilities which are often oversized and remain poorly used.
The necessary balance between economic development and preservation of the Alpine territory seems difficult to achieve.
This project has started in 2006 in Piedmont at the occasion of the Winter Olympic Games and is an ongoing project.
All images have been taken with a 6×4,5 cm camera on the Alps from 2006 to 2011.
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L’ambiente alpino è soggetto ad una continua ed implacabile aggressione e le ferite lasciate sul territorio sono sempre più evidenti.
Il turismo legato agli sport invernali ha accelerato e incrementato l’antropizzazione del territorio montano, un’intrusione che ha mutato inesorabilmente il territorio.
Per supplire alle scarse precipitazioni e prolungare la stagione sciistica si incrementa la costruzione di impianti di innevamento artificiale. Impianti con un alto impatto ambientale per il loro smodato utilizzo idrico ed energetico.
Il già scarso territorio è aggredito costantemente dalla speculazione edilizia e dalla costruzione di infrastrutture spesso sovradimensionate e scarsamente utilizzate.
L’equilibrio necessario tra sviluppo dell’economia alpina e salvaguardia del territorio sembra difficile da raggiungere.
Questo progetto in corso d’opera è nato in concomitanza con le Olimpiadi Invernale del 2006.
Le immagini sono state scattate sull’arco alpino tra il 2006 e il 2011 in formato 6×4,5cm.